Carlo Dossi (1849-1910)
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Carlo Dossi in Rete:
Biografia:
(estratta da Wikipedia)Carlo Dossi in un ritratto giovanile
Il conte Carlo Alberto Pisani Dossi (Zenevredo, 27 marzo 1849 – Cardina, 1910) è stato uno scrittore italiano.
Carlo Alberto Pisani Dossi, erede di una delle tante famiglie antiche e benestanti del paese, è ricordato per il suo grande apporto alla politica ed alla cultura.
Partecipò giovanissimo al movimento della Scapigliatura milanese, scrivendo articoli sui periodici locali e realizzando opere come L’Altrjeri – nero su bianco, Vita dei Alberto Pisani, Note azzurre, Ritratti umani - dal calamajo di un medico.
Legato il suo nome a quello di Francesco Crispi, divenne ben presto 1870 Console a Bogotá, Ministro Plenipotenziario ad Atene e negli ultimi anni di vita, Governatore dell’Eritrea (a cui pare abbia dato il nome). In seguito alla caduta del governo Crispi (1896), abbandonò la carriera diplomatica e si ritirò nella villa di Corbetta tutt’oggi presente, ereditata dallo zio della moglie, il Comm. Francesco Mussi, per coltivare la propria passione: l’archeologia (continuata poi in forma di collezionismo dal figlio Franco Dossi). Grazie ai reperti trovati ad Atene ed a Roma, oltre a materiale precolombiano ed a oggetti trovati in scavi eseguiti nelle zone di Corbetta, Albairate, Santo Stefano Ticino, Sedriano e lungo le sponde del Ticino, progettò il Museo Pisani Dossi che situò nella sua casa di Corbetta, oltre ad una serie di reperti che furono inviati al museo archeologico del Castello Sforzesco di Milano dopo la sua morte. Fece parte del Consiglio Comunale di Corbetta dal 1902 al 1910 insieme al rag. Luigi Cajo, al possidente Andrea Marzorati, all’ing. Carlo Zari, all’insegnante Giuseppe Meroni, al macellaio Angelo Marcora ed al farmacista Francesco Colli Vignarelli.
Notevole fu la sua amicizia con Tranquillo Cremona che dipinse per lui un ritratto conservato oggi nella villa di Corbetta e dal quale lo stesso Dossi affermò di aver imparato l'arte dello scrivere. Come scrittore adorava il gioco sintattico e lessicale, con bruschi cambiamenti di genere dall'aulico al popolaresco, usando un rimescolamento di vocaboli latini e lombardi, tecnici e gergali. Fu anche amico del Cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe-Schillingsfürst. Suo erede attuale è il Conte Giacomo Macchi di Cellere, figlio della Contessa Carola, nipote di Carlo Alberto Pisani Dossi, coniugata con il Conte Ranieri Macchi di Cellere.
Attualmente, la salma del Dossi riposa nella cappella di famiglia da lui fatta costruire dall'Architetto Perrone nel cimitero di Corbetta.
Opere
L'altrieri, 1868
Vita di Alberto Pisani, 1870
Ona famiglia de cialapponi, 1873, con Gigi Pirelli
La colonia felice, 1878
Gocce d'inchiostro, 1880
Ritratti umani, dal calamajo di un medico, 1874
Ritratti umani - Campionario, 1885
Desinenza in A, 1878 e 1884
Amori, 1887
Fricassea critica di arte, storia e letteratura, 1906
Rovaniana, postumo, 1944 (incompiuto)
Note azzurre, postumo, 1964 (parzialmente nel 1912)
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Voci correlate
Zenevredo
Corbetta
Museo archeologico Villa Pisani Dossi
Collegamenti esterni
Le opere di Dossi su LiberLiber
Associazione Cardina
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Categorie: Biografie | Scrittori italiani del XIX secolo | Nati nel 1849 | Morti nel 1910 | Nati il 27 marzo | CorbettaCategoria nascosta: BioBot « Torna al 27 Marzo